La serie indaga con ironia un fenomeno virale del nostro tempo : il divertimento come categoria esistenziale fondamentale. Se si guarda alle esperienze relazionali reali e a quelle virtuali dei social,il divertimento è l’unico indicatore sociale dello stare bene, di una “bella vita”. La filosofia di Pascal rivela come questo stile di vita. basato sul divertimento e sul desiderio di godimento senza limiti, celi disagio profondo e vuoto esistenziale.. Il ludus è fondamentale, ma portato agli eccessi ci nega l’interiorità.
Pugliese e arbereshe d’origine, napoletana d’adozione, di formazione umanistica,è da sempre appassionata di fotografia e autodidatta. Da adolescente inizia a scattare in analogico con una Zeiss degli anni '50, passa poi al digitale. Inizialmente è attratta dalla fotografia d’architettura,poi passa al minimal, all’astratto e,durante la pandemia, all’autoritratto e al concettuale. Dal 2020 circa la fotografia è per lei un diario emotivo e perciò conserva il tratto della scoperta e della immediatezza, anche i progetti seguono il tempo interiore più di quello esteriore. Coniuga immagini e parole.
